La casa di Montalbano

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Ragusa Ibla: i luoghi da non perdere nella Vigàta di Montalbano.

Cosa vedere a Ragusa Ibla: un tour nella Vigàta del Commissario Montalbano

Chi almeno una volta, guardando Luca Zingaretti interpretare i panni de Il Commissario Montalbano, non ha desiderato percorrere insieme  a lui le stesse strade, gli stessi vicoletti, le stesse piazze di Vigata?

E magari, terminare la passeggiata con uno di quei meravigliosi pranzi da Don Calogero, la sua trattoria  di pesce preferita?
Oggi intraprenderemo con voi un viaggio immaginario a Ragusa Ibla: uno dei set naturali più amati dagli appassionati alle vicende del Commissario di Vigàta e scelta da Sironi per ospitare le gesta più importanti del Commissario di Vigàta.

I luoghi di Montalbano: cosa vedere a Ragusa Ibla

Ragusa Ibla è senza dubbio una uno dei luoghi più affascinanti dell’area dei Monti Iblei: un vero e proprio museo a cielo aperto, dove l’opulenza del barocco ibleo convive in sinergia con la florida natura dei Monti Iblei.

cosa-vedere-ragusa-panoramaSe state pensando di organizzare un tour nei luoghi di Montalbano, è assolutamente tassativo dedicare almeno mezza giornata in questo splendido borgo barocco.

Ragusa Ibla: alcuni cenni storici.

Nonostante il nome di Ragusa appaia solamente in epoca bizantina, la borgata di Ibla ha origini ben più antiche, risalenti al IX Secolo a.C.

Antiche necropoli d’epoca arcaica furono ritrovate sul suolo urbano, e in base a tali ritrovamenti si è ipotizzato che la Ragusa Ibla che noi tutti conosciamo sia stata costruita sulle fondamenta di Hybla Heraia, traducibile con il nome di Piccola Hybla.
In generale, le sorti della città ricalcano quelle della intera Sicilia, con l’avvicendarsi dei popoli che dominarono l’Isola: greci, romani, bizantini e musulmani, normanni e poi spagnoli.
Questa stratificazione culturale e architettonica è ben evidente in tutta la borgata, con palazzi barocchi che si affiancano a chiese e mura bizantine e ruderi romani.

Divenuta un importante centro agricolo e amministrativo per tutto il Medioevo, subì anch’essa le drammatiche vicende del terremoto del 1693, con la città che fu praticamente rasa al suolo.

Fu in quella occasione che si registrò una forte emigrazione di Iblei negli altipiani vicini, e la relativa fondazione della città di Ragusa.
Ma non tutti abbandonarono la vecchia Ibla: anzi, alcune famiglie nobiliari si dedicarono alla ricostruzione della città seguendo l’antico assetto medievale.

Attualmente, il quartiere storico di Ragusa vanta più di cinquanta chiese e palazzi nobiliari, e ben 14 dei 18 monumenti nominati patrimonio Unesco a Ragusa.

Tour di Montalbano a Ragusa Ibla

Ragusa Ibla è un vero e proprio museo a cielo aperto: va vissuta, esplorata, sviscerata in ogni angolo di assoluta bellezza.

Per questo motivo, vi consigliamo di muovervi a piedi partendo dalla parte alta della città.

Il nostro percorso parte dal Corso Italia, da dove, seguendo una lunga, affascinante scalinata di circa 300 scalini, giungeremo fino a Ibla tra atmosfere da antico presepe e panorami mozzafiato, come quello osservato  da Santa Maria delle Scale, una chiesa ricostruita prima nel XIV secolo e poi dopo il tragico terremoto del 1693 e che fa da punto di raccordo tra Ragusa Superiore e Ragusa Inferiore.

Il panorama dalla chiesa di Santa Maria delle Scale: una delle tappe obbligate per chi sceglie di visitare Ragusa Ibla

Foto dei F.lli Blancato via Dgmag

Splendido a qualsiasi ora del giorno, il panorama diventa sublime se osservato al tramonto.

Continuando e scendere uno per uno i gradini della scalinata, oggi anche incomparabile scenografia di eventi enogastronomici e culturali come Ibla Buskers e Le scale del gusto altri sono i monumenti patrimonio dell’UNESCO che è possibile incontrare: fra questi il palazzo della Cancelleria, a monte del quartiere cosiddetto “degli Archi”, la chiesa dell’Itria e Palazzo Cosentini.

Sceso l’ultimo scalino si mette piede in piazza della Repubblica sulla quale si erge, al sommo di una ripida scalinata,  la Chiesa delle Anime Sante del Purgatorio, dedicata a Tutti i Santi e alle Anime del Purgatorio.

Aperta al culto nel 1658 e una delle poche a rimanere in piedi anche dopo il grande sisma.

Il bellissimo edificio ci apre la strada verso via del Mercato, una volta sede delle antiche botteghe degli artigiani iblei.
Scegliendo di percorrerla tutta per poco più di un chilometro, preferendola ai vicoletti interni sicuramente più caratteristici suggestivi, si arriva finalmente nel fulcro di Iusu, ovvero Ibla in dialetto ragusano.

Luoghi di Montalbano a Ibla: la Piazza principale di Vigàta

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La riconoscete?
È la piazza principale di Vigata, dove a fare da padrone incontrastato è il maestoso Duomo di San Giorgio, nella fiction la chiesa madre della città immaginaria creata da Andrea Camilleri.

Innumerevoli sono le immagini di Salvo Montalbano /Luca Zingaretti davanti a uno dei monumenti più importanti dell’intera provincia di Ragusa e della Sicilia intera, magari mentre fa colazione seduto comodamente al bar con l’amico e collega Mimì Augello.

cosa-vedere-ibla-portale-san-giorgioAnticamente la chiesa si trovava nella zona orientale di Ibla ma, dopo il distruttivo terremoto, fu ricostruita dove oggi è possibile ammirarla e dell’antico edificio rimane solo il portale del 1400 in stile gotico-catalano.

Da visitare assolutamente.

Luoghi di Montalbano a Ibla: il Circolo di Conversazione

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Proseguendo a passeggio col Commissario che ormai della sua Vigata conosce anche il vicolo più nascosto, il nostro percorso ci impone una tappa obbligatoria: un’immancabile rottura di cabbassisi al burbero dottor Pasquano (l’attore Marcello Perracchio) proprio mentre sta giocando a carte.

La celebre scena de “L’odore della notte” è stata girata all’interno del signorile Circolo di Conversazione, sempre in piazza Duomo.
L’edificio, voluto dall’aristocrazia cittadina, risale al 1850 e venne costruito affinché la nobiltà avesse appunto un luogo appropriato in cui poter conversare e trascorrere il tempo, lontani dalla gente comune.

Lasciato il medico legale alle sue briscole, con permesso ci allontaniamo per proseguire per Corso XXV Aprile, la via principale dove oggi si possono trovare negozietti di souvenir, una libreria, ristoranti e  bar.

Luoghi di Montalbano a Ibla: Trattoria da Calogero

Non molto distante dalla sede di lavoro di Montalbano, Augello, Fazio e Catarella troviamo uno dei luoghi dove questi amano pranzare o cenare: si tratta della Trattoria “Da Calogero”, un simbolo per gli amanti della serie e che nella realtà prende il nome de La Rusticana: la bella stagione impone ovviamente di mangiare all’aperto sotto il pittoresco pergolato. In un attimo vi sentirete trasportare nell’atmosfera accogliente e popolare tanto amata dall’abitudinario Salvo Montalbano.

Dopo aver terminato il nostro fritto misto ed esserci scolati più di un bicchiere di vino terminiamo la nostra passeggiata nei Giardini Iblei che oggi compaiono leggermente diversi da quelli della fiction.

Alle fine del 2016 sono infatti terminati i lavori di restyling di una delle perle del quartiere barocco: molto ben curati, i lunghi viali alberati fanno da cornice a un incantevole cammino tra chiese, statue, un’ampia vasca, un parco giochi e un bellissimo punto panoramico che dà sulla vallata dell’Irminio e che ci convince in un attimo delle motivazioni che rendono invivibile, agli occhi di Montalbano, qualsiasi altro posto all’infuori delle splendida Ibla/Vigata.

Roberta Gurrieri